DIARIO DI~ARIA1994/2013-Ed. Gilgamesh 2024 - Con la silloge Diario Di~aria di Giuseppe Nigretti siamo di fronte non a una poesia che definisce, ma a una che pone domande, indica, suggerisce, individua dei grumi di significato, e lascia al lettore di scoprirne le relazioni con il sé, con il mondo, con il vivere, con l’immaginare, e lo pone nella situazione di interrogante non in quella di chi ama ricevere rassicurazioni. Una poesia dell’inquieta parola, in bilico tra la necessità, l’urgenza e l’impossibilità del dire. Dove lemendicanti paroleesprimono la continua ricerca di dare senso ai vuoti, alle solitudini, all’erranza del cuore. L’amore che attraversa l’opera - nella sua ultima verità - è una delle grandi illusioni cui l’uomo soggiace, un inganno, una vera parvenza, un miraggio reale, un’ombra reale. Qui la veste ossimorica rende bene il gioco beffardo e illusorio dell’ingarbugliato dedalo della vita. Che alla fine non lascia in -chi ancora amore chiama- che macerie, fasci di scorie.
PER AMARE DERIVE2020/2013 -Ed. Albatros Il Filo 2023 - Il mare omerico è l’orizzonte poetico di Giuseppe Nigretti, che ne coglie gli opposti: vita e morte, illusione e delusione, attesa e compimento, in un continuo perdersi e ritrovarsi:perché il mare è il tuo specchio, (Baudelaire). L’incrocio di analogie e contrasti è anche nel titolo, dove la parola amare ha in sé la doppia lettura di aggettivo e di verbo, mentre la preposizioneperè l’andare, il topos del viaggio, dell’esilio, del naufragio. Ne esce una semantica delle derive come piacere e dolore, che investe l’essenza umana, verso il freddo dell’assenza;dove il vissuto fra parvenze e miraggi, fra scorie e memorie, va a significare simbolicamente ogni condizione umana, che non cessa di interrogare il destino, nelle derive sconfinate della poetica voce.
L'ESSERE E LA SUA MANO2020/2021- Ed. PeQuod 2023 - La genesi dell’opera ha le radici nell’interiorità del poeta, da sempre attratto dal fascino dello spirituale.Non si tratta di un approccio storico-critico alle Scritture, o di un ritorno alle cose religiose con gli occhi dell’infanzia, o il desiderio di ripristinare una fede smarrita, bensì dell’acuirsi e accendersi di uno sguardo che non ha mai cessato di interrogarsi. Qui, i protagonisti sono l’essere e la sua mano, (il poeta e la sua scritura) quali esuli in fuga che testimoniano l’umana erranza, in una geografia metafisica, a reinterpretare il racconto del passato collettivo nel confronto col divino, sulla soglia dell’”oltre”, di quel grumo di attese che il pensiero occidentale ha denominato Dio.
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ATTRAVERSANDO LE PORTE DI CARTA 2022/2023 - (inedito)è un poemetto che si snoda come un lungo discorso che prende avvio dalla lettura/meditazione del libro dei Veda, ma che poi si estende alla riflessione sull’uomo, che arresta il suo cuore pulsante – con soste di vertigine – di fronte ad ogni incursione nel divino. Dove si riconosce l'altro da sé, da cui l'uomo è - ab origine - diviso, ma a cui vuole riunirsi, col sacrificio, la preghiera, le offerte... È un’esplorazione poetica su quelle storie di uomini e di dei, di mondi e di universi diversi.
NEL SILENZIO URLANTE DEL TEMPO2023/2024(in progress)